Il Mondiale per Club in alto mare: polemiche, incertezze e sciopero dei giocatori
L’edizione del Mondiale per Club FIFA è avvolta da un clima di incertezza e polemiche, come sottolinea il quotidiano francese Le Parisien. Il format della competizione è ancora in fase di definizione e i dubbi riguardano diversi aspetti, dai ricavi economici alla salute dei giocatori.
Ricavi e sponsor: La FIFA stimava un guadagno di 4 miliardi di dollari dai diritti televisivi, ma il New York Times ridimensiona la cifra a un miliardo. Anche gli sponsor, tra cui Adidas e Coca-Cola, hanno espresso dubbi sull’impatto dell’evento. La FIFA non ha ancora comunicato ai club le quote di partecipazione, alimentando la frustrazione di Carlo Ancelotti.
La datazione della competizione crea problemi per i giocatori in scadenza di contratto a giugno 2025. Dovrebbero giocare solo una parte del torneo o i club dovranno prolungare i loro contratti?
L’aspetto più preoccupante è la salute dei giocatori. La possibilità di uno sciopero è concreta e questo preoccupa allenatori e presidenti dei campionati nazionali. Javier Tebas (Liga) e Richard Masters (Premier League) sono in contatto con i loro omologhi europei per discutere il problema.
La posizione dell’ECA: Nasser Al-Khelaïfi, presidente dell’ECA, sostiene il progetto del Mondiale per Club, in linea con l’accordo firmato con Infantino nel marzo 2023. La Francia non è coinvolta nel dibattito.
In generale, il Mondiale per Club FIFA si presenta come un evento in bilico, tra polemiche e incertezze. La FIFA dovrà trovare soluzioni concrete per garantire il successo della competizione e la tutela dei diritti dei giocatori